Evidenziare l'aspetto del notturno della silloge di Roberto Barbari appare alquanto scontato, se consideriamo il titolo "Demoni della notte" e se leggiamo la poesia incipitaria, che contempla il giorno traditore nonché un Orfeo che depone la lira nelle sue ore. Confessare l'amore per la poesia e per la notte significa, inoltre, considerare la condizione contrastante tra ombra e luce, che si rivolge alla sostanza più che all'apparenza.