Con i suoi tre punti di sospensione, “E se…” rappresenta la proiezione della poesia di Roberto Barbari e non soltanto quella della raccolta che ora si presenta ai lettori, ma anche di una parte sostanziale della sua produzione poetica. Si tratta, cioè, di una proiezione verso l’infinito, una necessità di perdersi e allo stesso tempo di inoltrarsi in un cammino. Non se ne fa mistero sin dall’inizio, perché essa, cioè la necessità, viene immediatamente assimilata all’amore, al sentimento (ciò che guida l’uomo più di tutti gli altri elementi), perché l’amore è sempre un nuovo infinito che si rigenera e autogenera. Questo dimostra quanto la radice della poesia di Roberto Barbari sia la donna che riempie la solitudine e che dà la possibilità di rivedere se stessi e di sentirsi vivi persino nelle ferite.