È uno spaccato dei nostri tempi la storia amara, malinconicamente pensosa di Miriam, donna generosa e forte, vittima di raggiri insospettabili da parte, ohimè!, di membri della sua famiglia. Una famiglia non luogo di incontro e di comunicazione, ma “covo di vipere”, “volo basso di corvi”, luogo di egoismi incrociati e intrecciati, come nella provincia francese di Clouzot e di Mauriac. Un romanzo intricato e intrigante, che ha la misura del saggio per le riflessioni sul mondo globalizzato, sulla società arrogante e individualista, che in nome del Dio Danaro calpesta i sentimenti più autentici, nella mancanza di rispetto di sé, degli altri, della Natura. Un analfabetismo sentimentale che, al pari del sonno della ragione, genera mostri di egoismo, di odio, di cupidigia. (Lorenza Rocco)