Divagando con te e Caffè di Giulio Marra

Oggi non è possibile scrivere il romanzo della propria vita, perché tutto è incerto, tutto è frammentario, quindi il protagonista è sempre in bilico tra una forza dettata dalla tradizione e dalla sopravvivenza che impone il disegno di una trama e una realtà, invece, che la infrange. La vita si pone sempre di più come una serie di domande alle quali non si dà risposta; il proprio racconto non è che una resa descritta degli interrogativi che ci accompagnano. Addio romanzi saga ottocenteschi, addio romanzi di fedele riscrittura delle vite e delle vicende di parenti, avversari, nonni, nonne, genitori ai quali rimaniamo ancorati per non perderci nel mare della vaghezza e dell’ignoto. Il viaggio del protagonista è pertanto caratterizzato da una realtà incerta e lacunosa, a volte banale, a volte infantile, a volte artistica… è un racconto che non possiede una trama, non potrebbe avere una trama, magari una possibilità di ipotesi, di varie ipotesi.

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