Eugenia Storti avverte insopprimibile il bisogno di trasferire il centro di gravità degli episodi narrati alla dimensione intellettuale ed emotiva ad essi connessa, affinché le circostanze e, in definitiva, i fatti reali divengano di secondaria importanza rispetto ai mutamenti interiori che hanno, appunto, luogo nei labirinti dell’anima… Tra nostalgia e suggestione del profondo, l’autrice ci regala pagine dallo spazio verbale denso, esuberante e sorprendente ad un tempo per il diversificato uso dei registri adoperati. (Dalla Prefazione di Lea Di Salvo)