“Il treno della speranza” di Michele Albanese è una narrazione continuata e incalzante. Sostanzialmente è un dialogo tra un viaggiatore, di professione archivista, e un altro viaggiatore, onorevole e ministro. All’apparenza si tratta di due personaggi completamente opposti, e per certi versi lo sono, ma si uniscono nel viaggio in cui il primo narra la storia di una famiglia particolare, con le sue vicissitudini, e in particolare di Girolamo, il filosofo matto che poi si dimostra essere più savio degli altri.