Ancora un'altra vita di Filippa Coco

“Quante volte le sere, di giorni vuoti senza confine, sono andata a letto senza speranza nel domani, notti insonni e poi… la luce del primo mattino, l’alba meravigliosa, sublime accordo di colori incantevoli! Divino prodigio, nel firmamento, d’un connubio essenziale, per tutti e per ogni cosa! Ritornava la fede in me, lieve, ogni volta, assopitasi nel buio infinito della lunga notte del cuore. Alzavo gli occhi, in alto, contemporaneamente all’innalzarsi del sole nascente, fi n lassù, nella immensità del cielo azzurro, ed ogni volta era la vita! Ancora un’altra vita, anche per me!” «Nel testo sembra coesistano due voci, due spiriti e quindi due stili: quello di una bambina, Filippina, che è la forza di un’innocenza, talvolta delusa e forse sospesa... dall’altro lato vi è lo spirito adulto, provato, che si interroga sul proprio percorso, sulle proprie sensazioni – quasi una resa dei conti con se stessi – e mette in discussione la propria vita e la propria formazione».

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