Nel romanzo di Maria Teresa Rossitto s’intrecciano due storie d’amore i cui personaggi intraprendono un viaggio all’interno della propria coscienza per recuperare se stessi: Edoardo Ballone e Clara, il giovane professore Alessandro e Masako. La colpa e la sottrazione sono parole chiave, ma sono anche la materializzazione della sofferenza. A causa di eventi imponderabili, difatti, ognuno dovrà fare i conti con il proprio passato per gettare le basi di un’esistenza senza maschere. La comprensione dei luoghi in cui vivono, o nei quali dovranno spostarsi, ha un ruolo altrettanto importante: il piccolo appartamento di Clara al centro di Genova è espressione di simboli, di carenze e di forza, così come la Sicilia, isola nella quale viene dapprima catapultato Alessandro, docente di italiano all’estero ma anche sub, che insegna a guardare non solo gli abissi del mare, ma anche ciò che ci sta al di sopra.