“Terrorismo acido” è un libro-testimonianza che affronta una serie di vicissitudini accadute a una famiglia italiana nella Milano degli “anni di piombo”. Una famiglia normale, che vive le cose di tutti i giorni, con le ansie, le paure, le gioie e i sacrifici quotidiani. Eppure, due dei suoi componenti hanno fatto parlare di sé. Primo in ordine di pubblico interesse è Angelo Ferlicca, uno dei quattro figli di Mimmo e Valeria, un ragazzo votato al prossimo che ha sviluppato un’intensa coscienza politica al punto di appartenere alla colonna delle Brigate Rosse Walter Alasia e quindi di abbracciare la lotta armata, che ha avuto per Angelo risvolti drammatici. Poi c’è la madre di Angelo, Valeria, che dopo avere sopportato il dolore di un figlio rinchiuso in galera si deve assoggettare al proprio tragico destino. Infatti, per circostanze occasionali, ingerisce, senza volerlo, del vino al metanolo (altro grave fatto di cronaca che ha coinvolto molte persone negli anni Ottanta), sfiora la morte, si salva in extremis, ma rimane completamente cieca.