Sandrigo 1944. Maria Josè viene messa al muro da due tedeschi in fuga e rischia di essere fucilata. Da qui iniziano i suoi ricordi. Si entra così nella vita della madre e nella sua, attraverso esperienze che lasceranno segni indelebili dentro i personaggi che le ruotano intorno.
Il manoscritto è il secondo della Trilogia Vistrè. Come il primo, nasce da una storia vera, quella della famiglia dell’autrice. Gli elementi, fili conduttori della trilogia, sono l’amore e la rinascita, la poesia è una componente che anticiperà lo svolgersi del racconto, il dialetto è l’impronta, la radice a cui si rimane attaccati.