Prima di leggere l’opera teatrale di Angela Ada Mantella, si dovrebbe dare uno sguardo ai personaggi per rendersi conto del gioco linguistico, che poi si rivelerà anche narratologico e teatrale, dell’opera in sé. Abbiamo un Drammaturgo, che diviene Daumaturgo-Taumaturgo, con poteri i quali, nel corso dei due atti, saranno sempre più chiari e normalmente paranormali. Inoltre, abbiamo vari nomina loquentes: un Oreste, con il tragico riferimento al personaggio eschileo, che come cognome ha “Zecca”, che si attacca come le bestiole o che ancora possiede una esuberante affezione monetaria; poi c’è Vanni, che è diminutivo di Don Giovanni ma è anche abilmente un dongiovanni, ed infine Elvira, donna teatrale per eccellenza come le Elvire di Mozart, Byron, Moliere.