Lo stratagemma teatrale di Luigi Umberto Giacomuzzi affonda le proprie radici nella vicenda shakespeariana, ma ancor prima nelle variazioni della novella di Luigi Da Porto, almeno per la presenza dei due castelli, quelli di Giulietta e di Romeo, che si ritrovano nell’epilogo di questo quinto atto. Il testo, inoltre, si rivolge ad una tradizione popolare che per certi versi esula dalla tradizione letteraria principale (Da Porto e Shakespeare) e si risolve in una svolta inaspettata. Esiste un altro stratagemma, però, altrettanto importante. Si tratta del ritrovamento o camuffamento di una scrittura inedita, che inserisce pienamente questa operetta teatrale nell’ “usus” della letteratura cinque-seicentesca, con risvolti originali che consistono principalmente nella lingua.