Aspetto assolutamente originale dell’opera di Roberto Ferlicca è l’intromissione del thriller nella produzione teatrale, una scelta che dà esiti molto interessanti. “Nella tana dell’orco”, difatti, possiede una varietà di eventi ben calibrati, pur mantenendo il giusto equilibrio delle battute e dei personaggi. Questi si inseriscono nel disagio psichico della storia attuale, spesso fatta di omicidi, di violenza sui bambini e di paura sociale. Dal momento della confessione di un omicidio, che poi è il
delitto sullo sfondo e non quello principale dell’opera teatrale, avviene un capovolgimento che potremmo definire totale. Alla confessione si aggiungono altri colpi di scena, inaspettati, inimmaginabili fino alla prossimità dell’epilogo.