Massimo La Pegna ci presenta in questa commedia gli impiegati di un tipico ufficio amministrativo siciliano, nel quale sotto l’apparenza della normalità e dell’essere ligi al proprio dovere si nasconde a volte l’illegalità, la superficialità, la corruzione e il favoritismo. Gli attori, difatti, recitano ognuno la propria parte, quali elementi attivi di un sistema burocratico dagli ingranaggi complessi e contorti. Al di fuori di ogni moralismo e conformismo, attraverso una comicità sottile e trascinante, l’opera diventa una denuncia di quegli atti deplorevoli spesso compiuti con superficialità sia da parte del dirigente, volutamente e per fini personali, che da parte di alcuni impiegati, magari involontariamente e in buona fede.