Palinuro, sul Tirreno, così come il suo opposto sul lato adriatico, il Monte Conero, rappresentano due luoghi ideali per il gioco di doppi che l’autore propone, ma non si tratta nello specifico di geografie reali o, per lo meno, non esclusivamente tali. Ci s’immerge nel significato arcano della terra e dell’acqua, di due ‘topoi’ che con il mito e la vi¬sionarietà hanno avuto sempre una relazione strettissima. E quindi ci si trova di fronte a due luoghi-non luoghi e, di conseguenza, a per¬sonaggi che al contempo non sono propriamente tali ma entità che si dividono tra il ‘risiedere’ e il ‘transitare’. (Angelo Manitta)