Gli atti unici di Andrea Scrimàli rivelano idiosincrasie e paure dell’uomo, attraverso il tragico umorismo e l’assurdità, o quasi tale, delle situazioni e dei dialoghi. Si presentano, quindi, personaggi che sono caratteri, ma allo stesso tempo costituiscono l’espressione di una scissione e ne mostrano la parzialità. Per questo ogni scena riserva un tessuto riflessivo che oscilla tra punto di vista particolare e possibile verità da indagare, sia che si tratti di una relazione amorosa, clandestina o meno, sia che si tratti di un misfatto o di un dialogo tra maestro e allievo. La realtà e le dinamiche sociali permettono di osservare, in conclusione, il rapporto tra forma e sostanza che è insito nell’uomo.