Sogno oltre le sbarre e le paure di Vincenzo Calce

All’interno di un carcere, un detenuto bibliotecario inizia a considerare un sistema rivoluzionario per riabilitare i prigionieri attraverso l’ideazione di vaste aree all’aperto, munite di strutture nelle quali ognuno può imparare un lavoro, interagendo anche con alcuni cittadini. Ne nasce un progetto, l’idea convince la psicologa e il confessore del carcere, ma al contempo avviene una spaccatura tra chi è favorevole e chi è contrario. Velleità personali e utopia si scontrano, eppure il sogno da attuare è troppo importante, sarebbe un “Laboratorio” in cui l’uomo, che si è deformato e che deforma il prossimo e l’ambiente, ha la possibilità di rinnovarsi.

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